Adolescenza e miti da sfatare

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L'adolescenza è una fase della vita straordinaria ma allo stesso tempo fonte di disorientamento. Come noto, l'adolescenza viene considerata come un periodo di innumerevoli conflitti, cambiamenti, equilibri, poiché i ragazzi devono affrontare complesse novità. È evidente una crescita fisica, più o meno disarmonica, che segna progressivamente il passaggio da una sessualità infantile a quella adulta.

Negli ultimi 15 anni le neuroscienze hanno nettamente modificato le nostre idee sui cambiamenti strutturali e funzionali che interessano il cervello nel corso dell'adolescenza, una fase che inizia intorno ai 10 anni di età e prosegue fino a circa 25.

Alla luce di tali scoperte è necessario sfatare alcuni miti:

  • una convinzione radicata e assolutamente falsa è che gli ormoni impazziti facciano " andare fuori di testa" i ragazzi, in realtà i cambiamenti maggiori sono a livello cerebrale.
  • "l'adolescenza è una fase di immaturità: si può solo aspettare che i teenagers crescano, come se fosse una "prova di resistenza"; in realtà il lavoro dell'adolescente consiste nel mettere alla prova i propri limiti, nel voler fare esperienze nuove ed eccitanti, e gettare le basi per lo sviluppo di tratti fondamentali del carattere che consentiranno di vivere un'esistenza ricca di senso.
  • "l'adolescente dovrebbe passare dalla dipendenza degli adulti a una completa indipendenza dal mondo adulto". Un percorso sano verso l'età adulta non porta al totale isolamento all'insegna del "far da sé", ma all'interdipendenza, ossia alla dipendenza reciproca.

Oggi gli adolescenti sono la categoria più a rischio per le imposizioni causate dall'emergenza. L'isolamento forzato ha determinato negli adolescenti un profondo senso di solitudine, ansia, depressione, stress, in una fase della vita in cui il compito evolutivo è quello di mostrare la propria dimensione sociale. La mancata attenzione al malessere, in condizioni di vulnerabilità già presente, può tradursi in gravi ripercussioni sulle condizioni fisiche e psicologiche. I ragazzi non hanno bisogno di punizioni ma più che mai della presenza da parte degli adulti del dialogo, dell'ascolto empatico e del rispetto con la speranza di poter riprendere quanto prima a vivere una vita ricca di esperienze e di significato.

"La mente adolescente", D. Siegal, Raffaello Cortina. 

Fare attenzione ci aiuta a stare meglio
“Saper dire NO”

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