Fare attenzione ci aiuta a stare meglio

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L'attenzione è una risorsa mentale poco considerata e sottovalutata, tuttavia riveste un 'importanza elevata rispetto al modo in cui affrontiamo la vita. Tendiamo a vivere le esperienze di tutti i giorni con il "pilota automatico" senza osservare e sentire pienamente. In questo modo ci perdiamo un sorriso invitante, un abbraccio, il profumo del caffè mattutino, un raggio di luce.

I fattori di distrazione più potenti sono le nostre emozioni, tutto ciò che è in grado di suscitare in noi forti sensazioni. Le persone continuamente agitate vagano con gli occhi concentrandosi su tutto ciò che li attira e la loro attenzione non si ferma su niente. Se siamo invece concentrati impariamo meglio. Se ci concentriamo su quello che stiamo studiando, il cervello elabora le informazioni, creando nuove connessioni neurali.

La buona notizia è che alcune ricerche di neuroscienze hanno evidenziato come l'attenzione si comporti come un muscolo che si allena attraverso la pratica meditativa. I benefici che derivano da questa pratica consistono nel:

  • focalizzare l'attenzione, permettendoci di spostare la nostra concentrazione da una oggetto ad un' altro;
  • minimizzare l'influenza delle distrazioni permettendoci di concentrarci su ciò che è importante senza farci turbare da ciò che avviene intorno a noi;
  • raggiungere il rilassamento, la chiave per mantenersi calmi in condizioni di stress e riprendersi dai turbamenti;
  • ridurre i sintomi di un'ampia gamma di disordini fisiologici, dal nervosismo all'ipertensione, ai dolori cronici.

Nei giovani, uno dei maggiori benefici si ha sul piano della comprensione. Se la mente si mette a vagare, le distrazioni sopraggiunte causano dei buchi nella comprensione. L'antidoto per una mente vagante consiste nella meta-consapevolezza ossia nel prestare attenzione all'attenzione stessa, come quando ci accorgiamo di ciò che dovremmo e spostiamo di conseguenza la nostra concentrazione.

Daniel Siegal, psichiatra della University of California di Los Angeles, sostiene che l'addestramento della pratica meditativa dell'attenzione rafforza la connessione che lega il mettersi in sintonia con sé stessi e il mettersi in sintonia con gli altri, favorendo la capacità di dire no agli impulsi problematici che di solito dettano il nostro agire.

È possibile raggiugere una vita appagante attraverso la concentrazione interiore, sugli altri e sul mondo esterno. 

Daniel Goleman "Focus", Rizzoli

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