La scuola come luogo di formazione e di educazione dovrebbe favorire il raggiungimento di una condizione migliore a patto che la persona sia realmente motivata a perseguirla. Pertanto, la motivazione scolastica è un requisito indispensabile per lo sviluppo di un progetto personale che preveda un apprendimento duraturo e la conseguente realizzazione di sé. Infatti, un'azione senza motivazione è predestinata a fallire. La motivazione genera vantaggi allo studente poiché aiuta a produrre una spinta interiore al cambiamento, alimenta l'autostima e il senso di autoefficacia, valutando positivamente le proprie abilità e porta al raggiungimento degli obiettivi alimentando un proprio sviluppo personale e professionale.
In generale, la motivazione è l'espressione dei motivi che spingono una persona verso una certa azione con lo scopo di raggiungere obiettivi e traguardi personali. Uno studente pronto e disponibile verso una crescita personale non si limita al semplice portare a termine i compiti assegnati dagli insegnanti poiché, consapevole dei suoi interessi e bisogni, individua nella carriera scolastica un'opportunità per perseguire le proprie aspirazioni, un proprio progetto di vita. Studenti motivati allo studio sentono la necessità di soddisfare bisogni dettati dalla curiosità di sapere e che stimolano l'interesse iniziale per determinati argomenti. La volontà e l'impegno contribuiscono a mantenere invece l'attenzione per le fasi successive di ricerca e di approfondimento. Oggi la psicologia tende ad operare una scissione fra motivazione e volontà: la motivazione viene intesa come l'impulso emozionale che spinge l'individuo ad attivarsi, provocando un suo comportamento manifesto, mentre la volontà consente il raggiungimento dell'obiettivo attraverso la costanza. Infatti, non basta l'energia motivazionale per ottenere gli obiettivi prefissati. Accanto ad essa, la volontà aiuta a perseverare e a persistere nel tempo completando il processo motivazionale all'interno di un obiettivo a lungo termine. ("Automotivazione e Volontà", E. Giusti, 2011 Sovera).
La carriera scolastica di uno studente si presenta come una sorta di percorso ad ostacoli. Si parla di forza di volontà quando imprevisti, problemi e distrazioni mettono a rischio la motivazione e la persona deve fare uno sforzo ulteriore per rimanere focalizzata sugli obiettivi prefissati. Sappiamo come l'attività scolastica richieda spesso questo genere di impegno: lo studente deve costringersi così ad attività noiose, difficili, spesso rinunciando ad attività molto più attraenti. Tuttavia potrà alleviare la "pesantezza" dell'impegno tramite la consapevolezza che le suddette attività possano essere riconducibili nell'alveo di quella spinta motivazionale che gli potrà permettere di raggiungere i suoi obiettivi.
In sintesi, possiamo affermare che la motivazione può essere influenzata da:
fattori esterni, quali il sostegno sociale ed emotivo delle proprie figure di riferimento positive come genitori ed insegnanti e ricompense ed incentivi manifesti;
fattori interni, ovvero le convinzioni dell'individuo circa il proprio valore, le proprie abilità, gli obiettivi, le aspettative di successo o fallimento e i sentimenti positivi o negativi che derivano dai processi di autovalutazione.
Per nutrire la motivazione e realizzare le proprie aspirazioni è importante:
"Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)"
Dott.ssa Ilaria Monticone